mercoledì 23 gennaio 2013

MTC 1.3 ~ Pici al Barbera d'Alba DOC con ragù bianco

... L'occasione fa la foodblogger ladra... Come? Il detto non è proprio così? Oh! Comunque è appropriato credetemi! Che i pici di Patty mi siano entrati nel cuore ormai è assodato, che io abbia idee che si affollano su altre idee per condirli l'ho già detto... Di qui al diventare una 'ladrauncola'  (da strapazzo, aggiungerei!) il passo è breve... Tutto è cominciato da una bellissima e buonissima bottiglia di Barbera d'Alba DOC, che mio cognato Fabio ha regalato al mio papà, stavamo mangiando un bel piatto di pici (toh?) e da lì è stato tutto un susseguirsi di idee e una sottrazione indebita di un bicchiere (va bene lo confesso: due!) di ottimo vino... Beh! Questi pici non rispettano molto la mia territorialità, adesso che ci penso forse non è neanche ammesso il vino nell'impasto... Vabbè! A mia discolpa vi dico che la carne è a km 0 (che più zero non si può), perchè la compro in una macelleria aziendale (vicino casa) che alleva e macella solo i suoi animali... Sotto certi punti di vista anche la bottiglia di vino è un km 0: è stata portata direttamente a casa di mio papà!  


 Pici al Barbera d'Alba DOC con ragù bianco
Ingredienti per 4 persone:
Per i pici:
  • 200 gr di farina 00
  • 100 gr di farina di semola rimacinata
  • 2 generosi cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 bicchiere di Barbera d'Alba DOC
  • 1 pizzico di sale
Per il condimento:
  • 250 gr di macinato di manzo
  • 150 gr di macinato di maiale
  • 1 bicchiere scarso di Barbera d'Alba DOC
  • 1 bicchiere scarso di panna fresca
  • 1 carota tagliata a cubetti
  • 1 cipolla affettata sottilmente 
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe
Prima di tutto fate sobbollire un bicchiere di Barbera d'Alba DOC per circa 5-6 minuti (serve a ridurre un pochino la carica alcolica) e fatelo raffreddare. Mescolate le due farine, setacciatele un paio di volte (Mapi insegna!), e formate la fontana. Versate, al centro della fontana, l'olio, il pizzico di sale (non esagerate con il sale, perchè indurisce la pasta) e cominciate a versare lentamente il vino, incorporando la farina con una forchetta. Quando la pasta comincerà a stare insieme, iniziate ad impastare con energia utilizzando il palmo delle mani vicino ai polsi (se necessario, aggiungete acqua o farina). Piegate la pasta su se stessa, ma state attenti a non tirare troppo l'impasto per non sfibrarlo. Lavorate l'impasto, con energia, per almeno 10 minuti fino ad ottenere una pasta liscia, vellutata e morbida. Avvolgete la pasta nella pellicola e fatela riposare mezz'ora (per le foto di tutti questi passaggi vi rimando al bellissimo post di Patty). Quando la pasta è pronta tagliatene un pezzetto e ricoprite il resto della pasta con la pellicola per evitare che si secchi. Con il pezzetto di pasta fate una pallina, stendetela sulla spianatoia con il matterello ad uno spessore di 1 cm e con un tagliapasta, o un coltello affilato, tagliate tante striscioline larghe circa 1 cm. Prendete una strisciolina di pasta e cominciate a 'filare' i pici: rollate la pasta con il palmo delle mani e contemporaneamente stiratela verso l'esterno (quando si tirano pici molto lunghi, la tecnica è quella di tirarli da un lato tenendo l'altra estremità con il palmo e piano piano allungandoli fino ad esaurire la pasta). Il picio non deve essere troppo grosso, perchè la pasta cresce durante la cottura e rischiereste di trovarvi della pasta grossolana; la dimensione corretta è più o meno quella del bucatino. Una volta tirato il vostro picio, fatelo rotolare nella farina di semola, o di fioretto, affinché non si appiccichi agli altri (anche in questo caso vi consiglio di andare a vedere le foto di Patty). Di tanto in tanto smuovete i pici nella farina per farli asciugare e non appiccicarsi. Preparate il ragù: in una padella fate soffriggere, con un abbondante giro di olio, la cipolla e la carota (ci andrebbe anche un pò di sedano, ma io non l'avevo), quindi aggiungete la carne e fate cuocere a fiamma bassa fino a quando il fondo di cottura sarà asciutto. Aggiugete il vino, mescolate con cura e fate evaporare l'alcol. Una volta evaporato l'alcol, aggiungete la panna e fate cuocere ancora un paio di minuti. Fate bollire abbondante acqua salata, versate i pici (prima di immergerli in acqua scuoteteli con delicatezza per eliminare la farina in eccesso) e fateli cuocere per circa 5 minuti: sono pronti quando salgono a galla e riprende il bollore. Condite i pici con il ragù e una spolverata di parmigiano e... Bon appétit!
Con questa ricetta partecipo all'MTC di gennaio
Note (di Patty):
- La quantità di acqua varia in base al tipo di farina che userete. Solitamente per questa quantità di farina è sufficiente un bicchiere o poco meno, ma sta a voi osservare quanta ne assorbe il vostro impasto per essere morbido e malleabile.
- La proporzione delle due farine è sempre di 2:1. Due parti di farina 00 e una di farina di semola rimacinata (che dà struttura all'impasto).

14 commenti:

  1. Questi pici stanno facendo girare la testa anche a noi, ne abbiamo visti nei giorni scorsi e adesso questo tuo piatto davanti agli occhi fa il solletico al palato e lui chiede soddisfazione! Ottimi, ragù poi celestiale.
    Bacioni da Sabrina&Luca

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    1. Grazie! I pici sono davvero straordinari e sono entrati a pieno titolo tra i nostri piatti da fare e rifare! Chissà che non riesca a farne un'altra versione... Fino ad ora questa è la mia preferita: ne vado molto fiera!!! Bacioni a voi tre, Sarah

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  2. Mi ci butterei capo fitto... Tanto più che ho finito con l'allattamento ;o)
    Ho fame!
    Baci
    M

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  3. ma lo sai che non lo so nemmeno io, se il vino nell'impasto è ammesso o no? ci hai spiazzato, tu e la tua insana passione per i pici :-)
    quello che è certo è che devono essere profumatissimi e che si legano molto bene con il condimento che hai scelto. Un consiglio, dal mio quarto piemontese: nel ragù, via la panna e al suo posto metti cannella e chiodi di garofano (un chiodo, non di più): è la ricetta dello stracotto al Barbera di una vecchissima prozia e non ti dico cos'è. Se lo fai in stile ragu, è una roba che ti stende. E visto che ormai lo proverò per forza con questi pici, contraccambio subito il regalo che mi hai fatto :-)
    Sul resto, se può andare in concorso o meno, ti so dire: ma che si tratti di un gran bel piatto, questo è fuori discussione!
    Grazie ancora

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    1. Grazie Ale! I tuoi consigli sono sempre graditissimi e proverò sicuramente a fare il ragù come dici tu (anche perchè questi pici mi sono già stati richiesti!)... Mi sembra quasi di sentirne il profumo... Per il resto attendo il verdetto e la tua versione di questi pici profumatissimi.
      Un bacione,
      Sarah

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  4. ecco, questi pici ubriachi mi piacciono proprio!

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  5. Lo sai che questi tuoi pici mi piacciono davvero molto? Anch'io faccio ogni tanto la pasta utlizzando il vino nell'impasto e devo dire che con certi condimenti, come il tuo, è veramente eccezionale.

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    1. Per me è stata davvero una bella scoperta! Grazie, Mari!

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  6. Carissima Sarah, personalmente questo piatto per me è in concorso. Tu hai usato il vino nell'impasto per colorire la pasta ed il vino è un elemento naturalissimo. Il colore arriva dai tannini, presenti nel vino e la parte alcolica svanisce poi con la cottura. Sentirò cosa ne pensano le altre giudichesse, ma trovo la tua ricetta veramente speciale. Grazie per l'entusiasmo che metti in ogni preparazione. Un bel bacione. Pat

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  7. Il profumo della Barbera penso sia perfetto per un bel ragù come il tuo. Il corpo del vino per un piatto di corpo.
    Unica perplessità nella panna ... ma una nota delicata sicuramente smorza un po' la forza del vino. Sai che faccio? Li provo per capire meglio! ;-)
    Buonanotte
    Nora

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    1. Esattamente, la panna l'ho usata per smorzare un pochino i sapori forti. La prossima volta, però, provo a fare il ragù come mi ha detto Ale: via la panna, sostituita da cannella e chiodo di garofano... Che ne dici? A me sembra divino!!!
      Buongiorno!
      Sarah

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